La guerra di hemingway
Percorso Breve
Tappa 10 - I giardini - Tre cadaveri
Fotografia della ricognizione aerea austro ungarica scattata il 10 marzo 1918 sulla zona dove vi trovate. Potete distinguere le scuole e il municipio ancora integri. Le trincee ricamano gli orti tra le case. Più in alto il cimitero. Ovunque, i crateri dei proiettili dell’artiglieria austro ungarica. I cannoni italiani batteranno questa zona solo durante la battaglia del solstizio. La bonifica bellica procede ancora oggi, per quanto si trova in profondità. Dei 3000 fossaltini evaquati, la metà trovò rifugio a Prato; gli altri si sparsero per l’Italia. Tornarono dopo la primavera del 1919 occupando provvisoriamente baracche di legno.
Tappa 11 - La chiesa - L’immagine
Ernest Hemingway a Fossalta, davanti alle rovine della chiesa. Nell’osservarla tenete presente che i volontari di organizzazioni umanitarie non potevano essere armati e non avevano in dotazione divise degli eserciti combattenti. La foto che ritrae lo scrittore statunitense in divisa italiana, su di una bici da bersagliere, con fucile e tasca di bombe, è la prova che Ernest si permise delle libertà d’iniziativa. Per il carattere che aveva è probabile che a Fossalta abbia partecipato a piccole azioni militari, come peraltro fece anche in altre guerre
Tappa 12 - Piazza Matteotti - La strada per l’argine
I resti della chiesa. Davanti, la vecchia e bassa torre campanaria e dietro il nuovo campanile, la cui costruzione fu interrotta dalla guerra. La comunità al rientro dovette fare i conti con i lutti e la miseria conseguente al blocco del cicli agricoli che erano alla base dell’economia locale.
Tappa 13 - Via ragazzi del ‘99 - Una brutta faccenda
Tra queste ultime case, della strada tra i due argini, Ernest lasciava la bicicletta ed entrava nelle prime linee. Dove ora c’è il battistero, c’era un osservatorio. Poco più in là, nell’argine, era scavato un ricovero.
Tappa 14 - Il Battistero - La prima linea
Dall’osservatorio sull’argine. L’ultimo inverno di guerra. Sotto l’argine la prima linea e tra questa e il fiume i “cavalli di Frisia” che reggono siepi di filo spinato. A monte, la curva del Buso Burato e in fondo, ancora integra, la “casa gialla” testimone degli incubi di Ernest.
Tappa 15 - Il buso Burato - La Grande Morte
“Ero un maledetto idiota quando andai a fare l’ultima guerra, pensavo solo, ricordo, che noi fossimo la squadra di casa e gli austro ungarici la squadra ospite.” Nella foto: i colleghi di Ernest della “squadra fuori casa”.
Tappa 16 - La spiaggia - L’esplosione
Foto aerea che rende con precisione la linea della trincea che correva lungo la riva del fiume e che davanti alla casa gialla, scavalcava l’argine. Sulla sommità dell’argine si notano delle postazioni per mitragliatrice e sul rovescio, la trincea semicircolare dove era il comando.
Tappa 17 - Il ritorno - Il reduce
Su questa riva Hemingway tornerà dopo la seconda guerra mondiale per chiudere i conti con la sua querra. In “Di la del fiume tra gli alberi” il vecchio soldato fa una pace separata che suggella con il famoso rito, prima di sputare nel fiume.
Tappa 18 - La casa gialla - Ferito
Un posto di raccolta feriti austro ungarico dietro l’argine. In un posto simile Ernest fu trasportato e aspettò che all’alba un’ambulanza lo portasse via.